alla fine le cose vanno sempre allo stesso modo. più gli uomini cercano di attirare la tua attenzione, meno li calcoli.
noti e ti soffermi invece sul sorriso di quello più riservato di tutti, che a un certo punto si mette in disparte a leggere un libro sulla comunicazione nel web.

questo perchè certe dinamiche sono una cosa sottile, come le ali di una fata. volatili, ti fanno il solletico. c’è "quel qualcosa" che cattura la tua attenzione, in un momento in cui abbassi la guardia. è proprio paragonabile ad una piccola magia, e lascia perplessi riscontrare quanto sia leggiadro il suo tocco.
come una coccinella che si posa su una mano, mentre riposi al sole.

comincio a credere che le grandi passioni, quelle che coinvolgono i tuoi sensi come una tempesta tropicale, sradicandoti via da terra in una folata...siano per davvero qualcosa di unico e meraviglioso. ma che proprio per la loro caratteristica irruenza ti portino in qualche modo a procurarti delle ferite e dei notevoli strascichi. una volta finito l’uragano si torna sempre giù, e si fanno i conti con ciò che si è lasciato a terra prima di librarsi in aria.
forse esistono altri modi per spiccare il volo, e in cui vivere con piena consapevolezza ciò che scaturisce dall’esperienza, minuto per minuto, senza farsi travolgere dal Malecòn delle emozioni.

è una questione di chimica, e di energie. quando ti trovi di fronte ad una persona affine ti senti bene, non c’è spazio per farfalle sulla pancia, pressione al petto o salivazione azzerata.
il cuore batte a ritmo con la tua gioia...
ad ogni respiro che fai senti che il cielo ti raggiunge e, un passettino alla volta, si aggrega alla tua danza