Una vez una persona escribiò para mi que es inutil decir las cosas si el otro no està preparado para escucharlas...tenìa razòn.

Si no estàs preparado te pueden inyectar la realidad directamente en tus venas, que lo mismo no realizas.
Pon un ratòn en la sopa y llamalo pollo, ratòn queda! Cierto si lo sabes la sopa no la comes... pero tu tienes hambre...

Se va entonces por grados.

Antes que nada lo niegas
despuès no quieres pensar en eso, porque duele
y quizàs te enojas con la camarera que te habìa dicho como estaban las cosas
En un cierto momento encuentras el modo de disimular la situaciòn...le pones màs verdura, mejoras el aspecto estetico y continuas a decir pollo

No hay nada de malo en eso, es el normal desarrollo, el comùn proceso de aceptaciòn de algo difìcil de tragar.
Nos creamos un magnifico paisaje, por miedo de descubrir que las cosas en profundidad estàn peor de cuanto ya sabemos.
Y de no tener la fuerza de ponernos a resolverlas y volver a empezar, mano de la mano con nosotros mismos.

Una vez escribiste para mì que es inutil esplicar la situaciòn si la persona no està decidida a entenderla...tenìas razòn.
el paisaje cae a pedazos tarde o temprano.

Ahora estàs solo contigo mismo
quien sabe quando pasaràs al proximo step.


zuppa di pollo

una volta una persona ha scritto per me che è inutile dire le cose se l'altro non è pronto...aveva ragione.

se non sei pronto ti possono anche iniettare la realtà dei fatti direttamente in vena, che comunque non cogli.
metti un topo nella zuppa e chiamalo pollo, topo resta! certo a saperlo la zuppa non la mangi...ma tu hai tanta fame...

si va dunque per gradi.

prima magari lo neghi
poi non ci vuoi pensare, perchè fa male
e magari te la prendi col cameriere che, devoto, ti aveva fatto presente la situazione
a un certo punto trovi il modo per imbastire la cosa...ci metti più verdurina intorno,migliori l'aspetto...e continui a dire pollo

non c'e nulla da biasimare, è il normale sviluppo, il comune processo di accettazione di un qualcosa di difficile da mandare giù.
ci creiamo uno stupendo scenario, per paura di scoprire che le cose nel profondo stanno ancora peggio di quanto crediamo.
e di non avere la forza di darci da fare per risolverle e ripartire,mano nella mano con noi stessi.

una volta hai scritto per me questa cosa...avevi ragione.
lo scenario prima o poi cade a pezzi.

ora sei tu con te stesso
chissà quando passerai allo step successivo.